Il progetto “Turris Sapientiae: Viaggio nel tempo”, finanziato con il contributo della Comunità Montana Valle Brembana e del Comune di Averara, è giunto al termine.
La Torre della Sapienza di Averara risulta, finora, essere un documento unico in Europa in quanto rappresentata nella forma di affresco murale esterno; fu realizzata con lo scopo di aiutare a fissare nella memoria, associandola a un’immagine di alto valore simbolico – come una torre di difesa – alcuni fondamentali precetti riguardanti la pratica religiosa del cristiano. Indicatore dell’importanza della Valle Averara tra il 1300 e il 1600, è oggi il “riferimento” che dà forma, attraverso immagini, testimonianze e curiosità, a una serie di schede agili e fruibili a tutti che raccontano un periodo storico significativo per la Valle. Conoscere e riconoscere sul territorio le impronte culturali – anche nel contesto contemporaneo – è molto importante per una comunità ma altrettanto importante è conservarne la memoria e tramandarla. Nello specifico, sapere che un chiodo forgiato è testimonianza delle “ferrarezze” che alimentavano i traffici commerciali del passato o che strutture architettoniche, con una precisa connotazione stilistica, testimoniano la ricchezza di un luogo o che dietro a una pittura ci sono storie di dinastie di frescanti, è arricchente per chi vive in un luogo ma altrettanto attrattivo per chi visita il territorio. Queste schede simulano una contemporanea Torre della Sapienza con, alla pari della sopra citata, un sistema di “loci” di conoscenza e di memoria utili alla composizione di un patrimonio culturale che tutti dobbiano difendere e preservare. Prevista per l’estate, Covid permettendo, anche una installazione in prossimità dell’affresco in San Giacomo di Averara.